29/02/12

Berlino, il Cinema e le Spy Story

Per chi ama il cinema, Berlino offre tantissime opportunità per andare alla scoperta delle location di film come Lola Corre, Good Bye Lenin!, Il Cielo sopra Berlino, Le vite degli altri, La spia che venne dal freddo o Agente 007 – Octopussy. La prima cosa da fare per un cinefilo viaggiatore che capita a Berlino è quella di andare al Museo dei Film e della Televisione - Museum für Film und Fernsehen dove potersi calare in mostre permanenti dedicate al capolavoro di Fritz Lang - Metropolis (in mostra anche alcuni abiti di scena usati nel film) – e agli espressionisti “Nosferatu” (Guarda il film integrale) e “Il Gabinetto del Dott. Caligari” o ai divi come Marlene Dietrich.
Insomma, se vi capita di passeggiare in un parco e di vedere un pagliaccio con in mano un pallone arancione che scappa inseguito da due gemelli che lanciano coltelli, probabilmente siete dei fan di Agente 007 Operazione Piovra e vi trovate a Berlino dove avete bevuto più birra del dovuto.
L’esperienza sarà certamente appagante: camminando per Berlino vi ritroverete immersi in un’atmosfera da “cortina di ferro” semplicemente passando vicino al Check Point Charlie dove un cartello (una riproduzione) vi mette in allerta “You are leaving the American Sector” o nella zona della Est Side Gallery dove potrete vedere, ancora in piedi, circa un chilometro del famigerato muro (abbattuto nel 1989) che divideva la città o ammirare e passeggiare sull’Oberbaumbrücke, un ponte dalla storia complessa e, chissà, teatro di scambi di ostaggi tra le opposte fazioni della Guerra Fredda.
Vi lascio con una sequenza del film “Agente 007 – Missione Piovra”, diretto da John Glen (il tredicesimo della serie e il sesto interpretato da Roger Moore) e con l’inizio di “La spia che venne dal freddo” di Martin Ritt, tratto dal romanzo di John Le Carré, giusto due assaggi per entrare nell’atmosfera Ostalgie che pervade il visitatore durante le visite alla ex Berlino Est.

Agente 007 - Octopussy - Missione Piovra


La spia che venne dal freddo


                                                                                                                                 Marx