26/01/12

A Febbraio Berlino diventa transmediale

Il poster cangiante della Transmediale 2012
Where do incompatibilities arise and how are they integrated in a world-order predicated on convergence, but also leading to divergence? 

Con questa domanda si apre il curatorial statement della Transmediale, il festival di media art e digital culture che dal 1988 scuote la prima settimana del freddo febbraio berlinese. Nata come VideoFilmFest, in un progetto collaterale alla Berlinale (di cui scriverò presto), ha poi cominciato a vivere di vita propria.
Il titolo della Transmediale 2012 è in/compatible.
Cioè una contraddizione.
Le incompatibilità, che nascono da entità che insieme non funzionano, e che sembrano essere ovunque nel mondo fisico, segnato da crisi politico-ecnomiche, tecnologiche e ambientali, sono rese visibili dal "paesaggio mediatico", un media-scape che, a differenza del mondo fisico, converge, diventa sempre più compatibile.
Quest'anno la Transmediale si tiene dal 30 gennaio al 5 febbraio, come di consueto all'Haus der Kulturen der Welt, location che di per sé meriterebbe un articolo - che prima o poi scriverò.  Il pass completo, per tutti gli eventi per tutti i giorni del festival, costa 90 euro. È un affare, considerati la densità del programma e il calibro degli artisti che ogni anno vi partecipano. Qui il programma, non ancora completo.

Per un assaggio audio-visivo della Transmediale 2012, date uno sguardo qui, pochi secondi in/compatibili.